Yoga a 40 Anni: Guida per iniziare la tua pratica in modo sano e sostenibile
Si può iniziare a fare Yoga dopo i 40 anni?
Se io ho fatto un figlio a quell’età, figurati se non si possa iniziare a praticare yoga!
D’altronde per me è stato proprio così: dopo il parto, l’ho detto più di una volta, questa meravigliosa disciplina mi ha riconciliato col corpo, la mente e lo spirito.
articolo di approfondimento: Storie Yoga: Pina Russo)
Lo yoga è una pratica adatta a persone di tutte le età, qualunque sia il loro livello iniziale di esperienza e conoscenza.
Per cui, quando ho visto video strabilianti di cinquantenni, sessantenni, settantenni che si avvinghiavano e attorcigliavano in fantastiche evoluzioni non potevo pensare che io a 40 anni non riuscissi manco a piegarmi per prendere una bavetta caduta sul pavimento senza sentire il “crack” delle mie articolazioni!
Dal momento che lo yoga aiuta a migliorare la flessibilità e la forza muscolare, che tendono a diminuire con l’avanzare dell’età, mi sono detta che faceva per me.
Non è vero: mi sono detta che sembravo una vecchiaccia a confronto di quelle agili settantenni, e che dovevo pur fare qualcosa!
Così, via di stretching e asana, che contribuiscono all’elasticità e alla salute di muscoli e articolazioni e al miglioramento di equilibrio e postura, riducendo il rischio di cadute e infortuni.
Per non parlare di quanto, a 40 anni, aumentino notevolmente stress e tensioni quotidiane, sia personali che professionali.
Per fortunata lo yoga offre anche numerosi benefici mentali: la pratica regolare favorisce il rilassamento e riduce l’ansia, migliorando la qualità del sonno e inducendo maggiore concentrazione e lucidità; attraverso la respirazione consapevole e le tecniche di meditazione regala equilibrio emotivo e resilienza di fronte allo stress.
Oltre a questi benefici fisici e mentali, la disciplina rappresenta anche un’esperienza “comunitaria”, di connessione sociale: partecipando a lezioni, gruppi di pratica, ritiri è possibile incontrare persone con interessi simili e fare nuove amicizie.
Dunque, anche iniziando il percorso yoga a 40 anni si può godere dei suoi numerosi benefici: ma vediamo come farlo nel miglior modo possibile…
- Indice articolo
- Partire sempre da sé e dalle proprie esigenze individuali
- Scegliere lo stile e l’approccio più giusti per sé
- Costruire una base solida
- Affrontare le sfide e superare i limiti
- Integrare lo Yoga nella vita quotidiana
Partire sempre da sé e dalle proprie esigenze individuali
All’inizio però tendevo a strafare, ed è un errore.
È importante cominciare con un approccio graduale e trovare uno stile adatto alle proprie esigenze e capacità.
Consultare un insegnante di yoga qualificato può essere utile per ottenere una guida adeguata e personalizzata.
La pratica dello yoga può essere benefica per tutti, compresi i 40enni.
Con una pratica costante, è possibile godere di miglioramenti sia fisici che mentali, contribuendo a mantenere uno stato di salute ottimale e una migliore qualità di vita.
Tuttavia, ci sono alcune considerazioni importanti da tenere a mente e adattamenti che possano garantire sicurezza ed efficacia.
A 40 anni il corpo tende a subire alcuni cambiamenti naturali, come una diminuzione della flessibilità e una maggiore sensibilità alle lesioni.
È quindi consigliabile modellare la pratica in modo da prestare attenzione a queste esigenze specifiche.
Innanzitutto, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e rispettarne i limiti, evitando di spingersi troppo oltre.
È preferibile optare per posizioni e varianti che si percepiscono come confortevoli e sostenibili, senza forzare o eccessivamente stirare i muscoli.
L’adattamento della pratica per le persone con patologie pregresse richiede un’attenzione ancora maggiore.
È importante consultare un professionista della salute, un medico o un istruttore esperto, per ottenere indicazioni specifiche sulla gestione della patologia durante la pratica.
Possono essere necessarie modifiche personalizzate alle posizioni e alla sequenza delle asana, concentrandosi su quelle che favoriscono il rafforzamento delle zone deboli.
L’utilizzo poi di accessori come cinture, blocchi o cuscini può essere utile per sostenere il corpo e fornire stabilità: questi strumenti consentono di adattare la pratica alle esigenze individuali, offrendo supporto extra quando necessario.
La respirazione profonda e consapevole aiuta a ridurre lo stress e migliorare la concentrazione, mentre il rilassamento finale è essenziale per rilasciare la tensione accumulata.
In definitiva, praticare yoga a 40 anni richiede un approccio consapevole e attento.
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Scegliere lo stile e l’approccio più giusti per sé
Gli stili di yoga adatti ai quarantenni dipendono dalle preferenze personali, dai livelli di fitness e dagli obiettivi individuali.
Tuttavia, ci sono alcune tipologie che potrebbero essere particolarmente adatte.
Come l’Hatha Yoga, che si concentra sull’equilibrio tra mente e corpo attraverso asana, pranayama (tecniche di respirazione) e meditazione; un approccio gentile che aiuta ad aumentare la flessibilità, ridurre lo stress e migliorare la consapevolezza del corpo.
Oppure lo Yin Yoga, che si focalizza sul rilassamento profondo e la flessibilità delle articolazioni; le posizioni vengono mantenute per periodi di tempo più lunghi rispetto ad altri stili, permettendo ai muscoli di rilassarsi e alle tensioni di sciogliersi.
Un terzo stile adatto a noi quarantenni è il Vinyasa, che prevede un flusso dinamico di movimenti sincronizzati con il respiro; una pratica che richiede un po’ più di sforzo fisico, ma può contribuire ad aumentare la forza, migliorare la resistenza e stimolare la circolazione; tuttavia, poiché le sequenze possono variare in intensità, è possibile adattarle al proprio livello fisico.
Indipendentemente dallo stile scelto, è consigliabile che un principiante di 40 anni privilegi un approccio graduale e rispettoso del proprio corpo.
articolo approfondimento: Yoga per principianti)
È importante ascoltare le proprie limitazioni fisiche e fare modifiche alle posizioni se necessario.
Inoltre, lavorare con un insegnante esperto può essere utile per ricevere indicazioni personalizzate e imparare le corrette tecniche di respirazione e allineamento.
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Costruire una base solida
Quando ci si prepara alla pratica dello yoga e si hanno 40 anni, non bisogna correre per esibirsi in appena tre lezioni in una formidabile Taraksvasana, Ganda Bherundasana o Mayurasana e Pungu Mayurasana -giusto per citare tre delle asana considerate più ostiche!
È invece assolutamente indispensabile dedicare spazio a:
- riscaldamento: ruota le spalle avanti e indietro, fai cerchi con le braccia e i polsi, ruota il collo lentamente da un lato all’altro
- mobilizzazione spinale: sdraiati sulla schiena e porta le ginocchia al petto ruotando delicatamente da un lato all’altro
- respirazione: il Pranayama può aiutare a centrarsi e a prepararsi mentalmente per la pratica; la respirazione diaframmatica profonda può anche contribuire a rilassare il corpo e a ridurre lo stress
- esercizi centrati sul core e la forza, come il plank (ponte) e il crunch
- stretching (posizione del bambino prima di tutte).
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Affrontare le sfide e superare i limiti
Affrontare la frustrazione e l’auto-giudizio durante il percorso di apprendimento è un’ardua sfida, e te lo dico per certo perché, in quanto principiante, ho sperimentato ampiamente sia l’una che l’altro.
E invece l’apprendimento è un processo continuo ed è normale commettere errori lungo la strada.
Ma sappi che ci sono alcune strategie che possono aiutarti ad affrontarli in modo più costruttivo:
- Accetta il fatto che farai progressi a tuo modo e nel tuo tempo
- Evita di confrontarti con gli altri, poiché ogni individuo ha un percorso unico e le loro capacità non devono influenzare la tua autostima
- Concentrati sui tuoi obiettivi personali e sui tuoi progressi, anche quelli più piccoli.
La pratica può essere un ottimo modo per coltivare un approccio di non competizione e accettazione di sé: durante la pratica ho messo da parte il desiderio di raggiungere una certa posizione o di eseguire una sequenza perfettamente.
E in quel momento non solo ho cominciato a notare reali progressi, ma soprattutto ho preso a divertirmi!
– Sii gentile con te stesso e rispetta i tuoi limiti fisici e mentali.
– Lavora con il respiro e cerca di mantenere la consapevolezza del momento presente.
– Ricorda che lo yoga non è solo performance fisiche, ma anche connessione con te stesso.
– Focalizzati sulla respirazione: ti aiuterà a rimanere centrato e a calmare la mente.
– Pratica l’auto-osservazione senza giudizio, accettando i tuoi sentimenti, le tue emozioni e le tue limitazioni.
– Solo così arriverai alla gioia.
– Rallegrati dei progressi che fai, anche se piccoli, e celebra ogni successo personale.
– Ricorda che la pratica è un viaggio e che ogni momento è un’opportunità per crescere e imparare.
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Integrare lo Yoga nella vita quotidiana
Attenzione però a questa cosa qui: se ti approcci allo yoga come fosse una qualsiasi ora di fitness da praticare 3 volte a settimana, ti perdi la reale essenza di questa disciplina.
Piuttosto vivilo come uno strumento per il benessere generale e la gestione dello stress, una pratica olistica, uno stile di vita.
Che in quanto tale richiede anche cura a tavola.
I principi dell’alimentazione yogica sono abbastanza semplici: prevedono una dieta bilanciata con una varietà di alimenti nutrienti che includono frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani, riducendo cibi trasformati, zuccherati e contenenti grassi saturi.
Ma soprattutto:
- controlla le quantità
- mangia a orari e intervalli regolari, in linea con il ritmo naturale del tuo corpo
- scegli alimenti dal forte apporto energetico e basso contenuto calorico, legumi i primis
- impara ad adoperare spezie e radici, come lo zenzero (fresco o in polvere), dalle proprietà digestive e decongestionanti, o la curcuma, ottima contro i dolori muscolari.
E ricordati che hai bisogno di dormire -questa cosa qui la devo ripetere a mio figlio perché se ne ricordi!
Il sonno di qualità è essenziale per il benessere generale.
Cerca di avere una routine di sonno regolare, andando a letto e svegliandoti alla stessa ora ogni giorno.
Assicurati di avere un ambiente di sonno confortevole, con una temperatura adeguata e senza distrazioni.
Pratica delle tecniche di rilassamento prima di andare a letto, come la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo, per favorire un sonno riposante.
Ovviamente, sii regolare con l’attività fisica.
In questo modo, integrando la pratica dello yoga nella tua quotidianità, riuscirai a pervenire ad un benessere generale e alla gestione dello stress.
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E quindi, al primo che sentirò dire: “ma a 40 anni dove vai?” “a 40 anni quelle cose lì (le asana più ostiche e acrobatiche) non riuscirai ad eseguirle”, gli farò una sonora pernacchia in faccia!
A 40 anni, una delle cose migliori che abbia fatto per me è stata proprio pensare che potevo farcela.
E ho trovato Bianca, che già dalla prima consulenza avuta, mi ha galvanizzato in questo pensiero.
Perché tutto sta qui: il primo passo, la convinzione di riuscire.
Al resto pensa lei, la mia meravigliosa insegnante di yoga, che rende tutto semplice, tutto alla mia portata…

Grazie a Michele, Bianca e Pina, siamo diventati una fonte autorevole dove migliaia di persone scoprono lo yoga e cambiano le loro vite.
La nostra insegnante di riferimento




Ciao sono Bianca !
Creo percorsi di allenamento su misura
Amo lo Yoga e vivo in funzione di esso.
Grazie allo Yoga ho riscoperto me stessa in un modo che credevo non possibile.
Prima mi ha aiutato a ridurre lo stress, poi a migliorare il mio corpo e la consapevolezza verso quello che volevo diventare.
La condivisione della pratica con altre persone mi ha inaspettatamente sorpreso. Era quel tassello che mi mancava per capire che avrei vissuto di Yoga.
Le mie lezioni sono personalizzate in base alle esigenze dei miei allievi. Amo spaziare creando lezioni sempre nuove e stimolanti.
Spero di vederti a lezione.
Voglio scoprire il vostro metodoInizia a praticare Yoga nel modo corretto
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