Yoga o meditazione: facciamo chiarezza!
La meditazione, in senso stretto, non può essere insegnata a nessuno.
Piuttosto, oggetto di insegnamento sono diverse tecniche che possono condurre il singolo ad uno stato meditativo.
Che ha come obiettivo ultimo la maggiore padronanza possibile della propria mente che, a seconda di un approccio laico piuttosto che religioso, punta al benessere psico-fisico nel primo caso, e alla conoscenza della verità, della natura umana e del mondo nel secondo.
Dunque, è vero che la meditazione necessita di molta concentrazione, volontà e costanza, ma immaginarla come ascetismo e isolamento è fuorviante.
Addirittura contrario alla realtà dei fatti, trattandosi invece di una pratica che connette sé fisico e spirituale al mondo circostante.
- Indice articolo
- Quali sono le differenze tra lo yoga e la meditazione?
- In cosa consiste la meditazione?
- Quali sono i benefici della meditazione yoga?
- Quali sono i benefici dello yoga?
- Yoga o meditazione?
Quali sono le differenze tra lo yoga e la meditazione?
Molti -me compresa, prima di approcciarmi a questo nuovo mondo- partono dalla convinzione che yoga e meditazione siano la stessa cosa, o quanto meno che si tratti di due aspetti inscindibili della medesima pratica.
In realtà esse rappresentano due realtà differenti.
La meditazione è contemplazione, osservazione, astrazione rispetto alla propria fisicità, che permette di guardare attentamente ai propri pensieri dall’esterno.
Diremmo quindi che il suo livello di sviluppo è quello mentale, spirituale, emotivo.
Lo yoga invece è fisicità, lavoro corporeo, teso al raggiungimento di una connessione tra questo e il livello mentale.
Dunque, si parla di meditazione yoga quando ci si riferisce alla meditazione condotta all’interno della pratica yoga.
Questo equivale a dire che in una sessione di allenamento (fisico) di yoga, uno o più momenti possono essere dedicati all’astrazione (mentale e spirituale), vale a dire alla meditazione.
La meditazione in sé è statica, non necessita di alcun movimento del corpo e può essere fatta sia sul corpo come oggetto che sulle emozioni e gli stati mentali, mentre lo yoga in genere predilige il corpo.
E tuttavia, lo yoga è funzionale alla meditazione.
Spieghiamone il motivo.
Primo perché si concentra sul corpo: è difficile per la maggior parte delle persone sedersi comodamente in una posizione per più di un minuto senza provare dolore.
Il dolore esternalizza la consapevolezza.
Esattamente il contrario di quanto richiesto, cioè interiorizzarla.
Ecco che lo yoga lavora sul corpo.
Secondo perché punta al rilassamento: la concentrazione intensa può essere controproducente per la mente. Il segreto è appunto rilassarsi, calmare i propri processi di pensiero.
Terzo perché prevede una pratica regolare e progressiva: molto meglio praticare 15 minuti al giorno che 2 ore una volta a settimana, in quanto saltare direttamente alle pratiche “avanzate” riattiva stati di tensioni e conflitti.
Dunque, lo Yoga, attraverso varie tecniche e livelli, rappresenta il percorso ideale per arrivare allo stato di meditazione.
articolo approfondimento: Cos’è lo Yoga)
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In cosa consiste la meditazione?
Parlare di meditazione yoga, cioè dello stato meditativo che si può raggiungere attraverso la pratica delle Asana, rischia comunque di restare un concetto piuttosto generico e astratto.
È bene quindi entrare nei dettagli.
Esistono molteplici tecniche di meditazione che prendono spunto dallo yoga; discipline che lavorano sulla consapevolezza del proprio corpo energetico, altre che puntano sulla consapevolezza del corpo fisico, altre ancora della mente o dello spirito.
Non esiste una tecnica giusta e una sbagliata, ma una scelta soggettiva, che dipende dal carattere, dal momento della vita in cui ci si trova o dal tipo di percorso che si desidera intraprendere.
Tra le tecniche:
- la meditazione tantrica: sviluppa la conoscenza del proprio corpo partendo dai centri della coscienza, noti come chakra, e dai cosiddetti canali sottili, noti come nadi. In questo caso si lavora sui corpi sottili, in modo da armonizzarli e risvegliare quella che è nota come coscienza addormentata, o Kundalini, che secondo la tradizione è collocata alla base della colonna vertebrale
- la meditazione taoista: porta alla coscienza individuale lavorando sul piano energetico; armonizzare l’energia vitale, nota come qi, porta all’espansione della coscienza; l’energia può essere bloccata da diversi fattori, come lo stress, la negatività, ma anche un’alimentazione inadatta, dunque compito della meditazione taoista è quello di liberare il corpo dalle energie negative, permettendo invece al qi di circolare liberamente
- la meditazione Vipassana: si concentra sulle sensazioni, incrementando la coscienza del corpo e di ciò che ci circonda
- la meditazione Zen: riguarda il piano mentale, addestrandolo a concentrarsi soltanto su una cosa alla volta escludendo il resto
- la meditazione yoga nidra: insegna a rilassarsi in modo cosciente; durante la pratica si sembra addormentati, ma in realtà si è perfettamente coscienti, a un livello di consapevolezza più profondo del normale, intermedio tra il sonno e la veglia.
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Quali sono i benefici della meditazione yoga?
Dunque la meditazione è qualcosa di benefico per il proprio organismo ma anche per la mente, in quanto consente di ritrovare l’equilibrio, fattore fondamentale per il benessere.
Ma in cosa consiste questo benessere?
- 1) La meditazione tantrica: sviluppa la conoscenza del proprio corpo partendo dai centri della coscienza, noti come chakra, e dai cosiddetti canali sottili, noti come nadi. In questo caso si lavora sui corpi sottili, in modo da armonizzarli e risvegliare quella che è nota come coscienza addormentata, o Kundalini, che secondo la tradizione è collocata alla base della colonna vertebrale
- 2) Riduzione del dolore fisico: come emerso da uno studio condotto su un gruppo di persone dopo alcune lezioni di meditazioni della durata minima di 20 minuti.
- 3) Riduzione del rischio di malattie cardiache e ictus: gli effetti positivi sono legati alla riduzione dello stress e dell’ansia; in pazienti a rischio o con problematiche cardiache, ansia e stress innescano continue sollecitazione a carico del muscolo cardiaco, con frequenti tachicardie e accelerazioni del battito.
- 4) Incremento della materia grigia cerebrale: effetto che si ottiene già con due mesi di pratica, quando si palesano importanti effetti sulla reazione allo stress, sulla memoria e sull’empatia, con un accrescimento della densità della materia grigia nella zona dell’ippocampo.
- 5) Incremento della produttività sul lavoro: grazie all’aumento della concentrazione e della resistenza alle distrazioni
- 6) Aumento dell’empatia e miglioramento delle relazioni: le emozioni positive sperimentate durante la meditazione inducono un atteggiamento di amore sia verso se stessi sia verso il prossimo, anche grazie all’accettazione di sé.
- 7) Contenimento della depressione e dell’ansia: naturalmente, la meditazione yoga non costituisce di per sé una terapia o una soluzione definitiva per questo tipo di patologie, ma può avere un forte impatto positivo sull’umore, facilitando la produzione della serotonina, e sulla capacità di tenere la mente sotto controllo quando i pensieri ossessivi dell’ansia o quelli negativi della depressione fanno capolino.
- 8) Miglioramento della creatività: una pratica regolare permette di estrinsecare meglio il pensiero creativo anche di fronte a un compito affidato dall’alto.
- 9) Accrescimento della conoscenza di se’: migliora l’interpretazione delle proprie emozioni e la canalizzazione in una certa direzione, con decisioni più consapevoli.
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Quali sono i benefici dello yoga?
In sostanza: molti sono i punti di contatto coi vantaggi di cui ti ho parlato nell’articolo “Yoga: benefici e virtù“.
E non c’è affatto da sorprendersi, avendo specificato che lo Yoga rappresenta “lo strumento fisico attraverso il quale raggiungere lo stato meditativo, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza di sé e di ciò che ci circonda”.
A questi benefici mentali della meditazione vanno poi aggiunti quelli più squisitamente fisici attribuibili alla pratica dello Yoga, vale a dire:
- miglioramento della postura
- flessibilità e facilità dei movimenti
- tonificazione muscolare
- miglioramento della circolazione sanguigna e della pressione arteriosa
- miglioramento di problemi digestivi
- Ecc…
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Yoga o meditazione?
Prima di procedere chiariamo un paio di cose:
- 1. meditare con in mente un obiettivo è di per sé errato; se proiettiamo la nostra mente in un futuro prossimo, riempiendola di aspettative, di fatto NON stiamo meditando; la meditazione infatti, per essere tale, deve ancorare la mente e l’attenzione al luogo e al momento presente
- 2. la meditazione è quanto di più naturale possa esistere: si può entrare in uno stato meditativo in qualsiasi situazione e in qualsiasi contesto, riportando l’attenzione sul respiro e osservando in maniera distaccata pensieri ed eventi esterni.
Esistono comunque, come detto, numerose tecniche meditative.
Come diversi sono i tipi di Yoga.
Alcuni di questi sono fortemente centrati sugli aspetti meditativi, altri invece si focalizzano sugli aspetti fisici, come l’elasticità, l’equilibrio, la resistenza, etc.
Il consiglio, basato sulla mia esperienza personale, è di non limitarsi ad una sola “tecnica”.
Di non fossilizzarsi su un unico metodo.
Anche perché, essendo fatti di spirito e materia, trovo giusto curarsi di entrambi.
Via libera dunque alla pratica combinata di yoga dinamico e meditazione, di modo da massimizzare i benefici dell’uno e dell’altra.
Ma dove trovare il tempo per tutto questo? Soprattutto se si lavora, se si studia a tempo pieno, se si è genitori…
In realtà impossibile non è!
Anche perché, come accennato, la cosa migliore è che la meditazione sia ripetuta e costante, non lunga!
Sono sufficienti due volte al giorno (una al mattino e una al pomeriggio o alla sera) per 15/20 minuti. Stiamo parlando quindi di poco più di mezzora!
Preferibilmente si dovrebbe meditare prima di:
- lavorare
- fare un pasto completo
- assumere caffeina
- allenarsi intensamente.
Tuttavia, si tratta di indicazioni.
Nella realtà delle cose non esistono orari/giorni prestabiliti, ma tutto deve essere calibrato su sé stessi e la propria vita.
Ecco perché apprezzo particolarmente il metodo Come Fare Yoga: uno strumento flessibile, che si adatta alle mie esigenze tout-court.
Dagli orari ai giorni di svolgimento (comprendendo anche il sabato e la domenica), all’organizzazione delle singole sessioni coi relativi obiettivi, calibrati in base alle mie caratteristiche personali (fisiche, mentali ed emotive).
I gruppi sono ristretti, per facilitare lo svolgimento degli incontri ma anche la creazione dello “spirito di squadra”.
L’errore non è mai un errore, grazie a Bianca e alla sue colleghe, che non solo lo correggono, ma ne fanno una leva di crescita individuale e collettiva.
Insomma, un’esperienza che vi consiglio di provare almeno una volta…
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Grazie a Michele, Bianca e Pina, siamo diventati una fonte autorevole dove migliaia di persone scoprono lo yoga e cambiano le loro vite.
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Ciao sono Bianca !
Creo percorsi di allenamento su misura
Amo lo Yoga e vivo in funzione di esso.
Grazie allo Yoga ho riscoperto me stessa in un modo che credevo non possibile.
Prima mi ha aiutato a ridurre lo stress, poi a migliorare il mio corpo e la consapevolezza verso quello che volevo diventare.
La condivisione della pratica con altre persone mi ha inaspettatamente sorpreso. Era quel tassello che mi mancava per capire che avrei vissuto di Yoga.
Le mie lezioni sono personalizzate in base alle esigenze dei miei allievi. Amo spaziare creando lezioni sempre nuove e stimolanti.
Spero di vederti a lezione.
Voglio scoprire il vostro metodoInizia a praticare Yoga nel modo corretto